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Uochi Toki - Malaeducaty (Testi & Citazioni)

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Potresti fare una introduzione al nuovo album degli Uochi Toki scrivendo che dare del maleducato a qualcuno è una bella scappatoia per tralasciare il tuo potenziale e quello degli altri senza scavare fino in fondo nella vita quantistica.


Alla fine invece di scrivere cose superflue, investi il tuo tempo libero nell’orto intanto che l’autunno non se lo è ancora inglobato del tutto, che ci sono le erbe da raccogliere per le tisane invernali, le prime zucche e gli ultimi pomodori.

Comunque l’introduzione dispersiva di Malaeducaty esiste già e basta embeddare un video inesplicativo registrato in maniera illegale (!!!) dallo streaming esoterico diretto da Rico e Napo durante l’anteprima dell’album sulla radio online più punk di sempre, naturalmente Radio Merda Malata.



Fatto.

Ora posso passare ai testi di Malæducaty e alle citazioni colte durante l’ascolto. Un elenco di approfondimenti che non vuole essere un modo per spoilerarti come va a finire il tutto, ma uno spunto per lasciarti andare curioso oltre al tutto in maniera autonoma dopo questi spunti.

Anche perchè la mia curiosità precedente non ha riempito tutto il riempibile e ci sono parti che provengono da mondi a me ancora ignoti.

Ovvero se mentre ascolti con attenzione le canzoni noti delle altre citazioni interessanti, mi fa sempre piacere scoprirle. Quindi lascia un tuo commento qui sotto oppure mandami una mail.

In questa pagina trovi la trascrizione di tutti i testi di Malaeducaty degli Uochi Toki.

Grazie al contributo di Kamil ho inserito anche i testi di “Fascia d’Età” e “Cambia Domanda”. Se vuoi contribuire per identificare le parole che mancano, lascia pure la tua trascrizione nei commenti qui sotto oppure mandami una mail.

Grazie a chiunque vorrà aiutarci a trascrivere i pezzi e le citazioni mancanti.

Puoi ascoltare tutte le tracce di Malaeducaty in streaming sulla pagina ufficiale degli Uochi Toki su Bandcamp e se ti piace puoi comprarlo in download digitale nella stessa pagina per supportare Napo e Rico.



Magari se sei fortunato puoi anche comprare una copia fisica del CD, in edizione limitata. Magari se hai voglia di uscire, puoi anche sentirli a qualche concerto in giro per l’Italia, basta che ti ricordi di portare qualche cibo fatto o meno in casa da offrir loro.

Malæducaty Tracklist:

  1. Basta poesia!
  2. Poesia quantica
  3. Onigiri
  4. Res ort
  5. Vegan* stammi vicin*
  6. Stallo alla messican*
  7. Innocuo
  8. Le sigarette
  9. Lingua memese
  10. Fascia d’età
  11. Cambia domanda
  12. Revisionare l’amore 
  13. Fate il ladro fate l’estetica
  14. Digei graff
  15. L’archetipo dell’imballabile
  16. Grazyae
  17. La macchina del tempo libero

Testi e citazioni


Basta Poesia!


Una folla che ti grida contro, una ragazza che grida “basta poesia nell’intestino del mondo”, un esperto che dirà “eh, certo”, un esempio di serpente che mi batte in petto. Basta prendere il microfono e spiegarglielo, basta dirgli in modo arguto che si sbagliano! In realtà non basta niente… e nell’immaginazione non c’è proprio nessun ponte, sono proprio scollegati, Rico e Napo, e gli umani coagulati, quando gridano la stessa cosa tutti insieme, che sia “salva lo schiavo” o “brucia le streghe”, che sia “forza squadra” o “andate a casa”, davanti alla vuotezza di una folla in ressa, con la lancia in resta (?), con la festa in testa, la volontà riflessa, l’umanità regressa, la Res (?) aggressive con una resa pessima e resa tossica da repetita scassant, Rico e Napo subiscono l’attacco e per riprendersi ci mettono tipo un anno, e per riprendere a parlare al pubblico, diretto, senza dire cose tipo “siete un cesso” ce ne mettono anche quattro. E adesso? Terza plurale, prima plurale. Questo è il nostro Live After qualcosa, questo è il nostro “o tutto o subito”, questo è il nostro “in coscienza doppia H”, questo è il nostro “l’immaginazione, la non appartenenza, l’evitare lo scontro”. E adesso bulletproof, a prova di commento, che ci sia o meno il groove non cammino a passo svelto. Sono svetlano, sono freddo, ma non importa, sono caldo, sono tiepido, sono Tiepolo, sono Pollock, sono Tiepollock. Scrivo scomodo col touchpad, scrivo scomodo con la Remington. La poesia non è morta, si è nascosta, da quando quella stronza sotto il palco ha detto “basta!” e adesso assaggia l’anatema che ti lancio addosso, saprà di sasso tutto ciò che metti in bocca d’ora in poi. E adesso vai, abbi bisogno di confonderti tra gli altri come Byte (?), abbi bisogno di sempre maggiori sforzi per sempre minori durate come l’Hype. Diverrai piatta come un raid, non reggerai il confronto come l’Hard-Disk contro il Solid State Drive. Ormai non sei nemmeno più tu il punto focale, è l’esperienza di sconfitta che ci siamo trovati a provare. È chi la metabolizza che cade nella lava e impara a nuotare. E nel vulcano, ombra e fiamme… e noi.. Eravamo indecisi tra le due.. Ma poi.. Siccome siamo sempre stati amici dell’ombra.. Abbiamo preferito lei, sai.. I layer molteplici, il potersi confondere con il buio dietro ogni angolo, la modalità stealth che puoi switchare quando vuoi.. E poi, l’ombra è molto più veloce di 300.000 chilometri al secondo. L’ombra è fuori dal tempo ma mai senza tempo massimo. Guardati le spalle collettività: only the Shadow knows.

Citazioni:

una ragazza che grida “basta poesia nell’intestino del mondo”: vedere “Poesia quantica”

un esempio di serpente che mi batte in petto: "Egotism; or, The Bosom-Serpent"è una breve storia allegorica scritta da Nathaniel Hawthorne. Racconta della visita di George Herkimer al suo vecchio amico Roderick Elliston, che sembra avere un serpente che vive nel suo petto. «Eccolo!» gridavano i ragazzi lungo la strada«Ecco che arriva l'uomo con un serpente nel petto!».


resa tossica da repetita scassant: “Repetita iuvantè una locuzione latina che, tradotta, letteralmente significa "Le cose ripetute aiutano". Scassant è un neo-latino che ti puoi immaginare da solo

Questo è il nostro Live After qualcosa: probabilmente non centra un cazo, comunque Live After Deathè il primo album dal vivo del gruppo musicale britannico Iron Maiden, pubblicato il 14 ottobre 1985 dalla EMI.

questo è il nostro “o tutto o subito”: nel 68 i giovani alla moda oltre a ripetere parole dette dai situazionisti senza metterne in pratica i principi, si sentivano spesso urlare slogan come“tutto e subito”. E poi cosa te ne fai?

in coscienza doppia H: con “Doppia H” i veri rappusi idolatrano il loro dio l’Hip Hop. “Scienza doppia H” è anche il secondo album in studio dei Colle der Fomento, pubblicato nel 1999.



Sono svetlano: Svetlana (in cirillico: Светлана) è un nome proprio di persona slavo femminile. Deriva dal termine slavo svet, che significa "luce" o "mondo".

Sono Tiepolo: Tiepoloè un cognome italiano, appartenuto anche ad una nobile famiglia ascritta al patriziato veneziano. In particolare Giambattista Tiepolo è stato un pittore e incisore, uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano.

Sono Pollock: Paul Jackson Pollockè stato un pittore statunitense, considerato uno dei maggiori rappresentanti dell'espressionismo astratto o action painting.

scrivo scomodo con la Remington: marca di vecchie macchine da scrivere. A quanto pare sono stati loro a creare la prima macchina da scrivere nel 1870 e uno dei primi possessori della loro macchina sembra essere stato Mark Twain.

Siccome siamo sempre stati amici dell’ombra: non direttamente collegato, ma ricordiamo in parallelo “La sorgente delle Ombre, Il Baratro, Il Primo Mago



l’ombra è molto più veloce di 300.000 chilometri al secondo: si dice che la velocità della luce sia di circa 300.000 km al secondo.

guardati le spalle collettività: only the Shadow knows: “ Who knows what evil lurks in the hearts of men? The Shadow knows.” The Shadow (spesso tradotto come l'Uomo Ombra in italiano) è un personaggio creato da Walter B. Gibson, protagonista dagli anni trenta di romanzi e serial radiofonici e che è stato fonte di ispirazione per i successivi personaggi del tipo "giustiziere mascherato", tra cui il supereroe dei fumetti Batman.

Poesia Quantica


Puoi dire solo una parola per volta, ma puoi provare infinite sensazioni tutte insieme. Quando descrivi la vita e l’amore nelle tue poesie, l’oscurità si arricchisce del tuo non essere capace, e man mano che tu tieni in luce i capisaldi della tua poetica, questi si essiccano, ed è un problema, e non è un problema, perchè nel buio c’è sempre più materia indescrivibile che se toccata può darti la concreta sensazione di un campo gravitazionale descritto in equazione, comunque inesatta perchè formalizzata. Come non insegna nessuno, il risultato diventa utile quando viene cancellato, e quando porto sul palco una parola, mostro cenere e mi aspetto si capisca cosa fosse prima. Una analisi spettrometrica ti dirà se hai ragione a preoccuparti, di solito no. All’accademia di diranno cosa sia fisica e cosa sia poesia. E per quanti libri preferiti tu possa usare per cucire i tuoi vestiti, dovrai sempre raccontare e raccontarti per sentirti intriso di realtà. E quando scriverai la tua poesia, forse ti passerà di mente che il punto non è quello, e che quando un fisico viene ricordato per quello che ha scoperto, la fisica diventa carne umana e perde parte della sua immensa continuità. Quindi tutta. E nascondersi dietro al fatto che siamo umani è il motivo che impedisce di fare finta di no. Fare finta, è un’espressione che delimita, uno specchio che ti mostra in concreto l’aldilà. E tu varcalo. Come le persone che mentono sapendo di mentire, creano alternative alla realtà, dicendo molto più di loro stessi rispetto a coloro che si fanno paravento con la verità. La poesia quantistica è un muro, che ti separa da un altro mondo. Non raggiungi il Teisho con l’intenzione, ma nemmeno con la casualità. Tu mi senti parlare e la tua reazione è chiedermi la bibliografia, oppure ridere dell’austerità dei monaci zen, suggerendo in modo becero che lo zen sia il relax. Ma anche fosse, il relax è super, sta sopra la visione sbrigativa di una chiacchera da bar. E tu smettila con questa cantilena dell’uomo comune, della vita di tutti i giorni, della normalità. Anzi continua a relegare nell’ombra parti che non usi, e che qualcuno troverà magnifiche quando l’ombra ti soffocherà. L’oscurità non è il male. È una indeterminazione abnorme, che ha già divorato le parole e gli atomi, perchè come esistono infiniti qui, esistono infiniti quando. Mentre tu indossi con sagacia spenta una maglietta con su scritto “odio il lunedi”. E quale impalcatura macchinosa usiamo, per portare in giro questi suoni, che articolano il linguaggio, che articolano elettricità. A cosa serve tutto questo incontrare gente, edulcorare fisica e poesia, se non a traslarci pezzo pezzo fuori da queste dimensioni, in cui siamo chiusi, incompatibili. Essere tristi avviene solo quando qualcuno disturba questo transito. Questo transito. Questo transito.

Citazioni:

Poesia quantica: In meccanica quantistica un numero quantico esprime il valore di una quantità conservata nella dinamica di un sistema. I numeri quantici permettono di quantificare le proprietà di una particella e di descrivere la struttura elettronica di un atomo. Un salto quanticoè il passaggio repentino di un sistema da uno stato quantico ad un altro. Il processo è definito "salto" in quanto discontinuo, vale a dire che il sistema non attraversa un continuo di stati intermedi. Il fenomeno non è previsto dalla teoria fisica classica, in cui si assumono grandezze continue. La meccanica quantisticaè la teoria della meccanica attualmente più completa, in grado di descrivere il comportamento della materia, della radiazione e le reciproche interazioni, con particolare riguardo ai fenomeni caratteristici della scala di lunghezza o di energia atomica e subatomica dove le precedenti teorie classiche risultano inadeguate.



Una analisi spettrometrica: la spettrometria di massaè una tecnica analitica applicata sia all'identificazione di sostanze sconosciute, sia all'analisi in tracce di sostanze.

Non raggiungi il Teisho con l’intenzione: solitamente nella pratica buddista si chiama Teisho il discorso di un maestro durante un incontro con gli altri. Più che essere una spiegazione o una esposizione del concetto di cui si parla, il teisho è inteso come il racconto di una realizzazione dello Zen.

Ma anche fosse, il relax è super: Super Relaxè un'avventura al contrario disegnata dal Dr. Pira. La lotta, il viaggio e il pericolo si affrontano alla ricerca della più serafica delle sensazioni, lo zenith del rilassamento. Le vicende di Gatto Silvestre sovvertiranno il vostro pensiero, tutti gli strumenti per cambiare vita saranno finalmente svelati. Questo non è un libro, è una porta spalancata, una spinta verso l'aldiNoi.


A cosa serve tutto questo incontrare gente, edulcorare fisica e poesia: vedere “Onigiri”

Onigiri:


Onigiri.. Siamo chiusi in questo locale, 19:30 passate, siamo quelli che ne hanno aspettate di band navigate finire checkare, il promoter ci tiene alle corde, con aneddoti sulle sue donne, si giustifica a noi sconosciuti 60 minuti riempiti per forza, non basta che siamo in un limbo di attesa dove una band più famosa risuona la stessa canzone a ripetizione senza intenzione, lasciando tensione irrisolta, come una coppia che non parla, come una band alla ribalta che ce l’ha fatta, promozione più ufficio stampa, etichetta, visualizzazioni, citazioni, opinioni, e birre simboliche dalle sapidità iconiche nel camerino, timbrare il cartellino di uscita da lavoro alle 4 del mattino. E poi, furgone con gli strumenti che carico e scarico lo fai fare al roadie, il più simpatico e statico, mentre tu sei un avanzo di palco, sei una sala da ballo quando accendono le luci e sono costretti a mettere pezzi che svuotano piste. Ed io sono triste. No. Io sono enfatico (?), sono pervaso dal tuo stato d’animo, solo leggendo il tuo nome sul cartellone, sento le note del tuo, sintetizzatore, che costa 1 milione, suonato alla perfezione come c’è scritto nelle istruzione. Come vedi nei tutorial. Mi viene la sadness. Ho bisogno di gioia. La mia gioia. Quelle soddisfazioni che ho trovato solo con una concentrazione da spadaccino da shonen manga. Soddisfazione da meditazione trascendentale. In questo fracasso da locale, in questo check di batteria che mi ricorda un’autopsia, prima la cassa, poi rullo, poi tom, piatti, ed ora tutto insieme. Quando suonare diventa il lavoro per gli altri, ma tu mantieni quel fuoco acceso nonostante le cantilene degli altri ti asfaltino. Come facciamo a suonare in questo contesto? Dove gran parte del tempo è ascoltare altri gruppi che checkano, in un capannone asfittico, ad ascoltare i lamenti dei promoter che pagano affitti ed hanno conflitti. Ed è un tabù parlare dei brani, dei suoni, dei nuclei, dei viaggi. Mentre scattano conversazioni sullo show business e di attualità indecenti spruzzate di nicotina. Noi, usciamo a prendere una boccata d’aria, una pausa sommessa, da chi non sembra aver fame. Ho schivato le patatine, le noccioline aperitive. E salto direttamente agli onigiri che ho nello zaino. Portati da casa. Riso, aceto, alga nori, umeboshi, alici marinate, sesamo, fagioli rossi, thè verde. Si mangiano con le mani. Un sapore vitale di qualcosa fatto in casa pensato per te, da te. Onigiri… io non salterò, onigiri ne ho.. Io non salterò, onigiri ne ho.. Siamo chiusi in questo locale.. Senza nulla da mangiare.. Aspetta ho.. onigiri..

Citazioni:

come una band alla ribalta che ce l’ha fatta: ricordiamo “Note”, da Vocapatch



solo con una concentrazione da spadaccino da shonen manga: Gli shōnen sono una categoria di manga indirizzati a un pubblico maschile, a partire dall'età scolare fino alla maggiore età. Alcuni esempi di manga shonen possono essere Dragon Ball, Slam Dunk, One Piece, Naruto, Bleach e Shingeki no Kyojin. In parallelo ricordiamo anche i manga Shōjo, i Seinen, i Gekiga e gli Heta-Uma.


sono costretti a mettere pezzi che svuotano piste: vedere “l’archetipo dell’imballabile”

Un sapore vitale di qualcosa fatto in casa pensato per te, da te: vedere “Res Ort”

Res Ort:


Non è che faccio l’orto perchè credo tutti debbano. È che un pomodoro che ti cresce al sole sotto casa è una differenza irrinunciabile rispetto a un idroponico olandese che mi compro quando faccio spesa sotto casa. Differenza nel sapore, un riferimento che mi aiuterà a tenere duro quando qui sarà tutto distrutto, punto. Non è che mi faccio un piatto di pasta in casa partendo da farina, acqua e pomodori perchè credo alla riscoperta dei sapori antichi. È per dare un giorno libero agli schiavi che sono obbligato ad avere senza quasi saperlo. Un altro riferimento di un modo diverso di far scorrere il tempo. E con allenamento sono arrivato a metterci mezz’ora per creare pasta al sugo, servire 6 persone e mandarti a fansugo, quando dici che non hai tempo per cucinare, si si sisisisisi.. Certo si.. Io sono bravo, tu non sei bravo. È un meccanismo che ti ho già raccontato, ma non funziona perchè non ti ispira, e persino io comincio a rompermi di farti vedere come si fa. Tanto poi anche io mi trovo a dover comprare un pacco di pasta, perchè la farina finisce in fretta e non è facile trovarne in giro di passabile. E quindi questo modo di farsi le cose da soli e scoprire differenze non è utile al prossimo, perchè il prossimo ha più bisogno di trend che di soluzioni e anche nella cosiddetta urgenza ha bisogno di garanzie che non sa identificare neanche bene.. Si, sisisi.. Io ho capito tutto, tu non hai capito niente, la solita sfida degli Uochi Toki, che anche se non vogliono si tirano dietro tutti quei misantropi che hanno bisogno delle garanzie di cui sopra per la loro misantropia, e che comunque non si impegnano, e si, sisisi, sisi… io mi impegno, e tu no. E anche questo movimento, a volte mi lascia ricoperto di sgomento col sapor di fallimento, perchè quello che ha un ritrovato per cancellare i problemi di stima auto, alta o bassa, diventa un cavalcavia per coloro che scelgono guidati dai sensi di colpa e non dalla volontà, si, sisi, sisisi.. Autocritica che non porta ad altro nulla, ed è in questo momento che per risollevarmi l’umore sento il bisogno il bisogno di fare l’orto e cucinarmi qualche piatto, perchè, al di là di tutto, mi piace impegnarmi per quello che mangio, mi piace, alla fine mi piace e basta, alla fine è perchè mi piace. Aaah si, siisi sisisi..

Citazioni:

un idroponico olandese: Per coltivazione idroponica o idrocoltura s'intende una delle tecniche di coltivazione fuori suolo: la terra è sostituita da un substrato inerte (argilla espansa, perlite, vermiculite, fibra di cocco, lana di roccia, zeolite, ecc.). La pianta viene irrigata con una soluzione nutritiva composta dall'acqua e dai composti (per lo più inorganici) necessari ad apportare tutti gli elementi indispensabili alla normale nutrizione minerale.

È per dare un giorno libero agli schiavi che sono obbligato ad avere senza quasi saperlo: il caporalatoè un sistema informale di organizzazione del lavoro agricolo temporaneo. Questo si fondava sulla capacità del "caporale" di reperire la manodopera a basso costo per i proprietari terrieri e società agricole. Il caporale è un mediatore illegale di manodopera e gestore dei lavori secondo le richieste dell'imprenditore agricolo. Nella coltivazione dei pomodori la raccolta a mano tramite lavoratori temporaneiè ancora utilizzata per alcune specifiche produzioni, come ad esempio il pomodoro San Marzano Dop e per gran parte del pomodorino. Uno dei motivi che può influenzare la situazione è l’abitudine di alcune catene della distribuzione di acquistare milioni di bottiglie di passata di pomodoro attraverso le aste al doppio ribasso, aggiudicandosi i lotti a prezzi stracciati che non possono garantire la regolarità della filiera.



È un meccanismo che ti ho già raccontato: per chi si è distratto alla precedente lezione di cucina ricordiamo che “Per un etto di farina di grano duro metti uovo, sale, olio. Lavora l’impasto finché non diventa elastico ma sodo..”, ma in realtà si può fare anche senza uovo quindi hai fatto bene a dormire in classe.

la farina finisce in fretta e non è facile trovarne in giro di passabile: difficile capire cosa sia una buona farina e dove comprarla. C’è tutto un gran discorso su grani moderni e grani antichi. E poi ci sono le intolleranze al glutine che sarà pericoloso o meno? E le coltivazioni di grano bio senza pesticidi? E nella farina ci mettono la calce per sbiancarla? In generale la regola principale potrebbe essere: troppa farina non fa bene, come non fa bene neanche troppa carne o troppo riso se mangi sempre una sola cosa in grandi quantità. Un buon equilibrio tra gli alimenti, scegliere farine diverse tra loro coltivate da produttori locali, può essere un inizio. Invece di usare sempre la farina 00 puoi passare a quella 0 e magari mischiarla ad altri tipi di farine come quelle di farro, avena, segale, mais.



Vegan* stammi vicin*


Omnia vorat, una dieta inclusiva, dal carne al vege, dai legumi al pesce, dal junk al bio. Mangio quel che c’è, come in guerra, come in carestia. La dieta Vegan è un’opzione, non è una anomalia. Non capisco come le persone che non hanno mai neppur provato a uccidere una bestia, perchè la cosa a loro detta li ripugna, li disgusta o non li interessa, si ritrovino a comprare una vaschetta in carne ed ossa, infinite fette di gambetta, grigliata di spavalderia. Il gioco che assomiglia a quegli umani mitizzati, tramite prove certe, argomentazioni, finisce nel cestino del compost quando entri nella mia cucina. Preparo il piatto di Schrödinger, e se sei davvero onnivoro, mangi e stai zitto, oppure fuori di qui. E se non vuoi animali nel tuo piatto accetto di buon grado, ma niente margarina, e niente pasta col seitan, che è come spalmare il pane con la crema di pane. Ashitaka, combatte per tutti, tutte le parti, per far si che tutti smettano di combattere, mentre gli esseri umani cercano significati facendo stragi di alberi e animali, e subendone le conseguenze. Preoccuparsi eccessivamente delle sofferenze delle bestie, delle scelte etiche di gente, significa fiducia insufficiente in un sistema in divenire. Natura intra-extra planetaria, fatta di gas tossici come frutta prelibata, chimica applicata e animali che saluto e poi uccido. Verdure che cucino. Il tuo pensiero è un timido inizio, non handicapparlo con la lotta tra parti che inibisce il progressivo: vegano, stammi vicino. No.. così è veganO, o. Vegan*, stammi vicin*. Mmh no, no, è tremendo. Veganu, stammi vicinu. Orribile, impressionantemente orribile. Persona dalla dieta priva di animali e derivati, rimani nei miei pressi. No, no, no, decisamente no. Fate conto che sono politically correct anche se metto le O.

Citazioni:

Preparo il piatto di Schrödinger: Il paradosso del gatto di Schrödingerè un esperimento mentale con lo scopo di illustrare come la meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico. Esso presenta un gatto che, in uno stato noto come sovrapposizione quantistica, può essere contemporaneamente sia vivo che morto, come conseguenza dell'essere collegato a un evento subatomico casuale che può verificarsi o meno.

niente pasta col seitan, che è come spalmare il pane con la crema di pane: il seitanè un impasto ricavato dal glutine del grano di tipo tenero o farro o khorasan, usato anche per produrre prodotti simili a carne nell'aspetto e utilizzati nelle diete vegetariane.

Ashitaka combatte per tutti: Ashitaka è il protagonista del film di animazione Mononoke Hime, dello studio Ghibli.


Fate conto che sono politically correct anche se metto le O: vedere “Stallo alla messican*”

Stallo alla messican*


Adotto cautele linguistiche, cambio le mie logistiche, per non impressionare persone sole in strade buie, riprogrammo passo passo quelle influenze estetiche, che mi allontanano da ciò che nucleicamente cerco in un essere umano altro, disegno persone che si cimentano e ce la fanno, aldilà dei cromosomi. Quando mi irrito o mi arrabbio, tramuto questo slancio anticipando spazio a spiegazioni che traggo da un vecchio saggio che non da nomi, non salta a conclusioni. Al massimo, riverso il me pessimo in violenza su un oggetto, senza ledere mè stesso, un gatto, un volto. E nonostante tutto questo sento di essere totalmente inutile ai principi che sorreggono le lotte di quel sesso al sesso opposto. Chiedere rispetto, chiedere diritto, chiedere permesso, e in generale chiedere a qualcuno che non è un umano singolo e che detiene un simbolo, dispone automaticamente in una situazione tipo inferior stabat agnus. Quindi: a parte il femminismo separatista e i transessuali in toto, nessuno ha ancora preso delle decisioni degne di tale nome. Ed io nel mio piccolo, dovrei essere XX e non XY per poter dire qualcosa che altri capiscono. Tipo che l’identità marcata crea conflitto. Che l’unico modo per prevenire una violenza è la presa di coscienza del perpetratore. Che difendere i diritti delle donne essendo un uomo è una paradossale posizione da protettore. Ma per fortuna, anzitutto, io, sono innocuo.

Citazioni:

Stallo alla messicana: in inglese: Mexican standoff o Mexican standout, è un termine che indica una situazione nella quale due o più persone (solitamente tre) si tengono sotto tiro a vicenda con delle armi, in modo che nessuno possa attaccare un avversario senza essere a propria volta attaccato.



disegno persone che si cimentano e ce la fanno, aldilà dei cromosomi: vedere Piano Immaginario Volume 1 e Volume 2.


inferior stabat agnus: La locuzione latina “Superior stabat lupus” (il lupo stava più in alto) si riferisce alla celebre favola di Fedro del lupo e dell'agnello che si abbeverano allo stesso torrente. L’espressione indica la situazione di colui che, forte dei propri mezzi ma privo di una giustificazione per le sue mire, accampa una qualunque scusa per agire. Dall’altra parte quindi, inferior stabat agnus.

io, sono innocuo: vedere “Innocuo”.

Innocuo


Io sono innocuo. Io sono innocuo. Io sono innocuo. Io sono innocuo. Io sono innocuo (?) il vuoto non nuocio, e sono innocuo, cuocio un uovo non nuocio, e sono innocuo gioco al dopo (?) non nuocio, e sono innocuo suono il coto (?) non nuocio, e sono innocuo come un fuoco sul molo, e sono innocuo come sabbia per Moloch. E sono innocuo, rido, scherzo e poi gioco. E sono innocuo, brucio (cucio?) l’orlo al giubbotto. Non ho mai fatto a botte. Sono già 37, quando perdo le staffe. Corro nelle staffette. È un periodo di lotte. Mangio molte brioches. Tu mi mostri le zanne. Io ti mostro la pancia e le tette, buddha fat! Mi accontento di poco. Sono un uomo da poco. Mi lamento del troppo. Sono quello di troppo. Io non faccio paura. Non ispiro fiducia. Faccio tutto da solo. Faccio tutto quasi da solo. Sono un buddha che suda. Vado a letto alle 9. Sono un sacco da pugni. Faccio un sacco di sogni. Che se tu li vedessi, chiuderesti la notte degli oscar. Se mi vedi far brutto, te la ridi di brutto. Io non provo paura e per questo non faccio paura. Se mi incontri per strada, non mi noti nemmeno, perchè sono lo scemo, con la barba imbrattata di zucchero a velo. In realtà non è vero. C’è qualcosa che temo. Una specie di ragni. L’acqua torbida e scura che sfuma nel nero. In realtà io sopporto. Sono innocuo ma soffro, quando tu non capisci che devi smetterla di fumarmi addosso..

Citazioni:

come sabbia per Moloch: potrebbe riferirsi al Moloch horridus, comunemente noto come diavolo spinoso, è un piccolo rettile della famiglia Agamidae presente in gran parte dei deserti del continente australiano. È l'unica specie nota del genere Moloch


Io ti mostro la pancia e le tette, buddha fat: Budai, noto anche come Buddha feliceè una figura ricorrente nell'iconografia buddhista cinese, interpretato a volte come un personaggio storico realmente esistito, e a volte come rappresentazione del prossimo Buddha, Maitreya. Vista la sua corporatura viene anche chiamato "fat buddha".

C’è qualcosa che temo. Una specie di ragni: ricordiamo che “l’importanza delle differenze mi permette di convivere con i ragni o meglio con quasi tutti.... tegenaria, ci incontriamo ancora dunque! Vediamo quanto sono veloci le tue zampe, se sai correre veloce più di questa scopa, se riesci ad impressionarmi ancora a darmi pelle d’oca come la volta scorsa, eccoti da morta rattrappita non mi sembri così grande” (dal testo di Al azif, Idioti).


devi smetterla di fumarmi addosso: vedere “Le sigarette”

Le sigarette:


Il gesto del fumare, cade, non decora, non incanta, mi sembrano tutti borderline, di quelli a cui non puoi raccontare nulla, perchè difendono i loro border con i bulldozer, e buttano tutto in caciara, nazionalpopolari come La Ciociara. Intoccabile la sigaretta come inter, juve, milan, roma, napoli. Intoccabili, come la scelta consapevole di mantenere una abitudine che hai preso quando eri tredicenne. Hai tanti amici con cui passi sere, pomeriggi a chiedere accendini e filtri. Filtri con un gesto e ti connetti a tutto il mondo tabagistico, quindi a tutto il mondo. Io nascondo gli accendini, perchè i tabagisti me li chiedono in prestito, non li restituiscono. E io sono qui che faccio del survivalismo per accendere la stufa, mandando a loro gli accidenti, non potenti come quelli che si tirano da soli a ogni tiro. La mia tolleranza è andata in fumo, ma faccio finta di avercela ancora. Sono io la resistenza, libero il mondo da pensieri come quello di prenderti a schiaffi perchè fai come fanno tutti. E in più mi sbuffi nei miei rari raffreddori e non respiro più perchè tu non hai un perchè. E io sono ancora più stupido, perchè dico che devi fare come vuoi, ma come vuoi mi da fastidio. E io divento un problema ben maggiore del tuo. In un posto dove tutti fumano, non mi sento inopportuno ad emettere gas. In un club dove tutti fumano, la tua cazzo di Marlboro te la spiaccico in facc. Se ti accendi un'altra sigaretta, giuro che trascino il mondo nell'oscurità. Un disagio più che pittoresco, nel tuo gesto di fumare non mi commuoverà. Non hai scuse perchè non ti giudico, alla fine sogno quello che ti porta più in la.

Citazioni:

nazionalpopolari come la ciociara: La Ciociaraè un film del 1960 diretto da Vittorio De Sica. Il soggetto è un adattamento di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini dall'omonimo romanzo scritto da Alberto Moravia.



Lingua memese


Ooh, siete riusciti a farmi andare via, bene, ooh niente più discussioni tese, bene. Ora, ora, ora, si parla per ora, si parla per immagini, bene, si parla per meme, si guarda per trailer, breve, si teme le spieghe, hansel e gretel, le streghe, non viene più neve, salmone col bagel, e non si gioca più, si guardano i gamer, no chitarra, ukulele. Reboot di remake delle serie, reboot di remake di camicie nere, in posizioni di potere e che si inventano tutele, tutte le, tutele. Quando c’era Varg si bruciavano le chiese. Riparare non contiene, e allora tutorial e vedo che cosa succede, mi faccio le sedie coi video di gente che fanno le sedie, le mie riescono bene. Uno schiaffo al fabbricante italiano, cinese, se scrivo in memese non duro che un mese ma, questa eternità, ha una brevità, si conclude la vicenda come a Notre Dame, una glorificazione della giovane età, con nessuno che si chiede “raga, dove si va?”, te lo dice un algoritmo, l’algoritmo lo sa! E allora, baia (?), parla, lingua, mala, Barro, lingua, nera, e così la lingua, vera, sarà quella con cui scrivi i tasti, anche durante i pasti, ci scambieremo i posti, noi diventeremo mostri che vivono nei boschi, voi coi difetti di adulti, di vecchi, ma da adolescenti coi conti correnti carenti di canti, non userete più i contanti, vedrete foto di elefanti, e non saremo Cyberpunk, Sound Only, come la SEELE, Zankoku na tenshi no thesis.. Ora, ora, ora

Citazioni

Ora, ora, ora: non centra un cazo, però:



salmone col bagel:


reboot di remake di camicie nere, in posizioni di potere: per i posteri, vedere la situazione politica italiana 2018 - 2019.

Quando c’era Varg si bruciavano le chiese: Varg Vikernes, è un cantautore, polistrumentista, compositore e criminale norvegese. È il fondatore ed unico membro del progetto musicale black metal/dark ambient denominato Burzum. È balzato agli onori della cronaca nera per aver incendiato alcune chiese cristiane norvegesi ed esser stato protagonista dell'omicidio di Øystein Aarseth detto Euronymous, chitarrista dei Mayhem.



si conclude la vicenda come a Notre Dame: La cattedrale metropolitana di Notre-Dameè il principale luogo di culto cattolico di Parigi, chiesa madre dell'arcidiocesi di Parigi. Il 15 aprile 2019 è stata gravemente danneggiata da un imponente incendio che ha portato al collasso del tetto e della flèche.

Barro: potrebbe essere relativo al monte Barro (o monte di Galbiate) è un monte isolato nelle Prealpi Lombarde. Il suo territorio è quasi tutto compreso nel comune di Galbiate, dove ha sede anche l'omonimo parco regionale.

voi coi difetti di adulti, di vecchi, ma da adolescenti coi conti correnti carenti di canti: vedere “Fascia d’età”

Sound Only, come la SEELE, Zankoku na tenshi no thesis: nella serie Evangelion la SEELEè una misteriosa organizzazione formatasi prima del Second Impact. Ha avuto un ruolo decisivo nella creazione dell'Agenzia Speciale Nerv e nel perseguimento del Progetto per il Perfezionamento dell'Uomo. Durante le loro riunione segrete, la maggior parte dei partecipanti era in conferenza audio senza video, proiettando sul relativo monolite la scritta “sound only”.


Fascia d'età

Cammini zoppo e zeppo di farmaci, come gli anziani. Guadagni briciole di soldi e di diritti, come gli anziani. Fai musica con suoni di trent'anni fa, come gli anziani. Ripeti frasi che ripetono gli altri anziani, come gli anziani. Hai bisogno di brani sempre più corti ma mai abbastanza grind, come gli anziani. Non ti allontani dal quartiere, come gli anziani. Parli per (???), come gli anziani. Non capisci il punk, come gli anziani. Esisti solo se qualcuno paga dei costosi cartelloni o banner con sopra la tua faccia, come gli anziani. Il tuo punto di riferimento sono le notizie ed il festival della canzone italiana, come gli anziani. Non dormi di notte, come gli anziani. Fai finta che le verdure non esistano e le rifiuti adducendo altre motivazioni di salute, quando invece non è altro che un comportamento mutuato dai bambini, come gli anziani. Hai grande difficoltà a relazionarti con persone di altre fasce d'età proprio perché l'eccessivo rimarcare le differenze tra le fasce d'età, in particolare usando la definizione "i giovani", come se fosse un valore assoluto, ha denutrito il tuo lessico e le tue idee, come gli anziani. Pensi che il mondo si cristallizzi tenendo come riferimento il tuoi trent'anni, come gli anziani. Non pensi mai all'universo se non fino a dieci minuti prima di morire, come gli anziani. E morirai nel terrore, scoprendo quanto la tua iconografia del mondo negativo non ci andasse neanche lontanamente vicino.

Citazioni:

Coming soon..

Trascrizione del testo di Kamil 
 

Cambia domanda

Temo più della morte il generatore automatico di domande comuni che mi usano alcuni. Mi chiedono quale è il messaggio finale, il nucleo centrale dei concetti che tu vuoi passare. Che vuoi che risponda ad una domanda da tema di terza della tua maestra? Dove ogni risposta è giusta e sbagliata? Rispondo cassata, granita, merenda, fai un'altra domanda che a questa rispondono già dei pezzi che scrivo. Perché è così schivo? Perché tu rispondi evasivo? Sei tu che domandi impreciso ed è difficile starti vicino, ed io non accetto domande che non ti coinvolgono in personali (?). Non stiamo facendo concorsi statali. Non voglio domande che imboccano già le risposte, come fanno i giornali. Non ti sembra altezzoso volere domande? Non sono altezzoso solo mi aspetto troppo dall'essere umano. Però non funziona e l'aspettativa mi cade di dosso per i troppi attrezzi che porto e per aprire la porta uso un ginocchio. Mi cade nel secchio l'avvitatore, un bastone di leccio. Perchè non rispondi diretto? Usi metafore non ti comprendo. La metafora è il modo diretto per darti un'immagine uguale a quello che vedo, all'odore che sento. Sei un generatore automatico ma percepisco l'intento al punto di colui che ti ha scritto. Perché, tu credi che dietro l'istinto ci sia complottismo? E uffa... Non sembri un programma, sembri una mamma che non sopporta quando suo figlio torna da scuola e sbatte la porta. E allora lei urla, senza capire che deve capire che la lontananza fa parte di fisiologie. Ma tu glielo spieghi, lei dice "ho capito" ma urla lo stesso di fronte a (?)  suo figlio ed io sono stanco di dirlo. E allora rispondi: come ti senti ad essere padre? Rispondo: mi sento nella stessa maniera che essere figlio, mi sento normale, poi bene, poi male, un giorno qualsiasi che non esiste. Mi chiedo più spesso: mio figlio come si sente? (???), gli racconto le storie di Batman ed Alfred. E quindi è questo l'amore per te? Non dire parole (?) che non conosci. Ci sono parole che per arrivarci ti tocca buttare via le parole, ci sono le cose. E allora dei baci cosa mi dici? Com'è stato il tuo primo? Un freddo gennaio, un continuo chiedersi "sta succedendo?", due lingue si toccano e rimane freddo e non era niente, solo simbolico, e non era niente. Io mi emozionavo a vederla spuntare nel corridoio, non ero un contatto ma una presenza, era cercarla  e trovarla. La gamma di sensazioni è molto più vasta della tendenza di una risposta ad una domanda. E questa leggenda del primo bacio importante asfalta qualsiasi altra esperienza. E questo spostamento di importanza è stato difficilissimo da capire, ci sono voluti anni di revisione dei ricordi e metabolismo del sentiero passato.  Di fronte a queste stratificazioni le tue domande sono fiammiferi che cercano di dar fuoco alla roccia, (robota?) scritto male. Test di Turing fallito.

Citazioni:

Coming soon..

Trascrizione del testo di Kamil 

Revisionare l’amore


Rovine del naif che ripercorro, e Vietnam che si trasforma in allegorie. La partizione tra lo scorrere e il racconto, il tenersi fuori dal linguaggio mentre descrivo le mie peripezie. Non ho più bisogno delle tasche, sono nel cloud. E quello che succede vale, il resto no. La parola rende l’astratto materiale, e qui c’è del materiale che non revisionerò. Dire le cose chiare, serve solo a coordinarsi quando si cucina. Il resto è materiale verbale da utilizzare per finire una rima, no! Assonanza! Ed è abbastanza chiaro il perchè una canzone d’amore parli di tutto tranne che di A. Mi comporto come un ladro che ruba frammenti di estetica. E tu non recrimini perchè vedi benissimo l’invisibilità.

Citazioni:

Mi comporto come un ladro che ruba frammenti di estetica: vedere “Fate il ladro fate l’estetica”

E tu non recrimini perchè vedi benissimo l’invisibilità: ricordiamo che “l’essenziale è invisibile agli occhi” ma anche “L’essenziale e invisibile e basta! Anzi, non esiste!”.

Fate il ladro fate l’estetica


Oh ma non la fate il ladro, non la fate l’estetica? Vuoi solo che ripetiamo (?) Algoritmi che vi suggeriscono. Come Cajkovskij con lo schiaccianoci. Scegliti un altro gruppo prefe.

Citazioni:

Oh ma non la fate il ladro, non la fate l’estetica: AKA le tracce degli Uochi Toki più viste su Youtubez e più richieste da tutti i veri fans e da tutti veri algoritmi robotici e da tutti coloro che hanno grandi aspettative di riconoscimento nei grandi concerti



Come Cajkovskij con lo schiaccianoci: Lo Schiaccianoci è una delle opere musicali più celebri di Petr Ilic Cajkovskij. Narra la leggenda che la prima esecuzione del balletto non ebbe molto successo, ma l'autore ne estrapolò una suite presentata nel 1892 con trionfo, diventando una delle opere più richieste anche oggi. Sembra che in America il 40% dei guadagni delle compagnie di balletto arrivino proprio dalla continua riproposta dello Schiaccianoci.



Digei Graff:


Mi sembra di rivivere Games of Thrones dove c’è Tyrion Lannister che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Breaking Bad dove c’è Walter White che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Shingeki No Kyojin dove c’è Eren Jaeger che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Dottor House dove c’è Dottor House che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Evangelion dove c’è Asuka Soryu Langley che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Buffy Vampire Slayer dove c’è Buffy Summers che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Baywatch dove c’è Mitch Buchannon che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Bayside School dove c’è Zach Morris che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere Dawson’s Creek dove c’è Dawson Leery e Joey Potter che mi stanno sul cazzo. Mi sembra di rivivere i Demoni di Dostoevskij dove c’è Stepan Trofimovic che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere il Decameron dove c’è Chichibio che mi sta sul cazzo. Mi sembra di rivivere l’Iliade dove c’è Ettore che mi sta sul cazzo. Insomma..

Citazioni:

Digei graff: Sandro Orrù, artisticamente noto come DJ Gruff, Gruffetti o Lowdy N.C.N. è un DJ, beatmaker e rapper italiano. A te interpretare l’eventuale connessione, insomma.

Mi sembra di rivivere Bayside School dove c’è Zach Morris che mi sta sul cazzo: AKA Saved by the Bell, una delle più grandi opere cinematografiche americane, la serie TV che ha rivoluzionato il media prima di Twin Peaks e prima di Lost e prima di Breaking Bad. Nata come spin-off di Good Morning, Miss Bliss, serie TV underground scomoda allo status quo, cancellata dopo 13 puntate per i suoi messaggi sovversivi e le tematiche esoteriche. E poi ricordiamo che Zach Morris is Trash.



L’archetipo dell’imballabile


E mi ritrovo a 15 anni alla festa di natale del liceo, le nuvole di Aristofane più recite e canti, io che guardo il palco del teatro con le due insegnanti del ginnasio sedute a me davanti, all’improvviso escono dalle quinte Marco e Paolo, un microfono e una chitarra elettrica, con una flemma magnetica Marco annuncia il nome del loro gruppo, gli Aborti Anali, che sfoggiano una cover di This Place Sucks dei Queers, eseguita con la cura di una scimmia sotto tortura, sugli ultimi rantoli di chitarra scordata, la professoressa sessantenne che mi ha insegnato la via delle parole, si alza e grida “disgraziato!” con tono tellurico e severo che nemmeno i San. Tutti vincono, tutti sono stati grandissimi nella loro adolescenza, nella loro anzianità. È questo il mio archetipo dell’impresentabile: this place sucks! This place sucks! This place sucks! E poi fast-forwardo a 16 anni, io che ascolto un programma radio rap su un noto network nazionale, tra le 16:00 e le 16:30, da lune a venere. Quel giorno ospite in studio Danno del Colle Der eccetera, che mette un disco in diretta annunciandolo come svuota-pista: “The Fire in which you Burn Slow” dei Company Flow e per un minuto in radio sono state casse storte da atmosfera concentrante, quindi grazie a chi mi ha dato l’archetipo dell’imballabile, e che senza il dovuto contesto sarebbe stato un pezzo come un altro come invece avviene spesso quando a guida del tuo ascolto hai messo un algoritmo programmato in modo da solo sembrare intelligenza artificiale..

Citazioni:

Le nuvole di Aristofane: Le nuvole è una commedia di Aristofane, andata in scena per la prima volta ad Atene, alle Grandi Dionisie del 423 a.C. usata spessa come opera da proporre durante le ricorrenze scolastiche.



This Place Sucks dei Queers:



Quel giorno in studio ospite Danno del Colle Der eccetera: I Colle der Fomento sono un gruppo musicale hip hop italiano nato a Roma nel 1994. Inizialmente il gruppo era formato dai rapper Danno, Masito e Piotta, componente fino al 1996, e dal disc jockey e produttore discografico Ice One, sostituito nel 1999 da DJ Baro

The Fire in which you Burn Slow dei Company Flow:



Grazyae


Adesso giochiamo con le mie regole, con gli archetipi delle mie regole, yeah senti qua.. No dire grazie, non ritornare il favore, non calcolare chi è a pari e chi no, non valorizzare l’umano, vivilo, lascialo. Non ringraziare la fine di una catena causale infinita di merito, non ringraziare il terreno come se fossi un alieno precipitato tra balle di fieno, è pieno di grazie (?) di disparità, ma l’universo non ti ringrazia, alza le mani.. Nessuna Genkidama, levali (?), ridammi il mio sole, non ti ringrazio se porti la pace in città, non ti ringrazio se paghi un disco, un biglietto, se fai delle ore di strada per venire fin qua. Nel giorno del ringraziamento sono andato in un parco e ho visitato il cavo di un albero. Ringrazio solo colore che ascoltano, prendono atto e poi non commentano. Ringrazio quelli che stanno in silenzio e ci smontano pezzo per pezzo, e qualcosa lo buttano, qualcosa lo tengono. Coloro che portano cibo al concerto e che si concentrano. Ringrazio quelli che smettono, che non ci ascoltano più, perchè sono andati in altri ascolti e si son fatti grandi spostamenti, e adesso sono loro a darci idee, noi non siamo delicati come orchidee, siamo più come licheni o piante grasse. Tutti, sembran siano tutti ortensie o azalee, ma noi anneghiamo nel rituale del grazie, diamo vita e morte a suoni e immagini, che costituiranno basi per altri suoni e immagini, tu continua il ciclo come più ti aggrada, non fermarlo ringraziando come quelli che ti applaudono a teatro a metà dell’atto.. diventa pure tu maleducato..

Citazioni:

Nessuna Genkidama: La Genkidamaè forse la tecnica più potente e devastante tra quelle conosciute da Son Goku, fiore all'occhiello della scuola di arti marziali del Re Kaioh del Nord, dal quale il giovane Saiyan l'ha appresa.



non siamo delicati come orchidee: Le Orchidacee sono una famiglia di piante monocotiledoni, appartenenti all'ordine delle Orchidales. Hanno bisogno di molte cure e attenzione per le temperature, umidità e luce del sole per poter sopravvivere dalle nostre parti.



siamo più come licheni: I licheni sono organismi simbionti derivanti dall'associazione di due individui: un organismo autotrofo, un cianobatterio o un'alga, e un fungo, in genere un ascomicete o un basidiomicete. I due simbionti convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo, eterotrofo, sopravvive grazie ai composti organici prodotti dalla fotosintesi del cianobatterio o dell'alga, mentre quest'ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua. Solitamente riescono a vivere anche ad altitudini molto alte, dove altri tipi di piante faticano a sopravvivere.


o piante grasse: Piante succulente (o piante grasse) vengono chiamate quelle piante dotate di particolari tessuti "succulenti", i parenchimi acquiferi, tramite i quali possono immagazzinare grandi quantità di acqua. L'acqua assorbita durante i periodi di pioggia viene amministrata sapientemente, durante i periodi di siccità, migrando a ogni distretto dell'organismo della pianta che la richieda.


sembran siano tutti ortensie: il gruppo delle ortensie o Hydrangea comprende diverse specie di piante legnose arbustive. La particolarità di questa pianta sono i fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, che portano fiori per lo più sterili. Nella maggior parte delle specie i fiori sono bianchi, ma in alcune (come H. macrophylla), possono essere blu, rossi, rosa, violetto o viola scuro. Questi cambiamenti si devono al differente pH del suolo. Solitamente per sopravvivere ha bisogno di molta acqua.


O azalee: il Rhododendron comprende oltre 500 specie, note con il nome comune di rododendro o azalea, infiniti ibridi e varietà. Sia che si coltivi in vaso, sia che la si coltivi in terra piena, l'azalea ha bisogno di cure attente.


La macchina del tempo libero


Io non voglio fare soldi, voglio tempo libero. Io non voglio un posto fisso, voglio tempo libero. Io non voglio divertirmi, voglio tempo libero. Io non voglio hobbies per riempire il tempo libero, voglio tempo libero. Io non voglio una carriera d’arte, voglio tempo libero per disegnare. Io non voglio una vacanza, voglio tempo libero per costruire una capanna. Io non voglio più sicurezza, voglio più tempo libero. Io non voglio più diritti, voglio tempo libero. Io non voglio migliorare condizioni, voglio tempo libero. Io non voglio libertà, voglio tempo libero. Io non voglio tempo libero, se devo prendermelo o se qualcuno è in grado di darmene. Il tempo libero decide se capitarmi e io lo apprezzo, senza decidere, con trascendenza. Non mi piacciono i discorsi, a me piace il tempo libero. Non mi piace ripetere, a me piace avere tempo libero in cui ripetermi. Non mi piace come scrivi, ma se ho tempo libero riesco a vederti come una persona che ha del tempo libero. Non mi piace come scrivo, ma pazienza, scriverò qualcosa che mi piace di più nel mio tempo libero. Non mi piacciono il reddito, la piena automazione accompagnate dagli imperativi. Mi piace restare povero, ma con un sacco di tempo libero. La tensione, le scadenze, la consapevolezza di poteri più grandi che mi controllano, non mi triggerano, nemmeno se vanno a toccarmi il tempo libero. Il tempo libero, è un vuoto che sazia, che ti circonda e non lo controlli, neanche coi ganci, neanche coi soldi, neanche se leggi Carlo Rovelli. E se mi passi davanti in taxi, se mi sfoggi gli orologi Hammer, le aragoste d’oro, se mi dici che vesti solo Versace come un calciatore, trovo i Gabber più eleganti, vesto Teleki Atelier Itineranti. La guerra dei tamarri va avanti, ma io mi distraggo perchè ho tempo libero e faccio altro. Pausa. Adesso inizia il tuo tempo libero.

Citazioni:

neanche se leggi Carlo Rovelli: Carlo Rovelliè un fisico fisico teorico e scrittore. La sua principale attività scientifica è nell'ambito della teoria della gravità quantistica a loop (loop quantum gravity), di cui è uno dei fondatori. Si è occupato anche di storia e filosofia della scienza, della nascita del pensiero scientifico. A scritto il saggio “L'ordine del tempo” pubblicato da Adelphi nell'aprile 2017 che tratta della natura del tempo e della sua percezione umana. Ospite fisso più o meno inconsapevole del palinsesto di Radio Merda Malata.



già che ci siamo, ricordiamo anche:



vesto Teleki Atelier Itineranti: quando stai raggiungendo i 40 anni di vita e con orgoglio, rammendo e piacere usi ancora felpe, magliette e jeans acquistati 20 anni fa, lo step successivo quando saranno completamente bucati e lisi è quello di lasciarti misurare e vestire da chi con mano e occhio fine potrà costruire abiti che ti accompagneranno fino alla morte.

Qui sotto eventuali commenti o silenzi di aggiunta o rimozione del tutto.

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