Che Tayo Matsumoto si diverta un mondo a disegnare storie di crescita introspettiva, surreali e oniriche lo sapevamo già dopo aver letto le sue opere più famose come Tekkonkinkreet e GoGo Monster, ma purtroppo non sono molti i suoi manga disponibili ufficialmente nel nostro paese. Tra le tante storie inedite al di fuori del Giappone ci sono anche alcune brevi one-shot di cui si trovano poche informazioni online, ma qualche fan ha deciso di tradurre almeno il suo omaggio alla leggendaria serie di Doraemon, pubblicato nel 1995 sulla antologia di manga indipendenti “Comic Cue”.
Probabilmente non ha bisogno di presentazioni, ma l’originale serie di Doraemon creata da Fujiko Fujio è un manga / anime comico-demenziale in cui il ragazzino sfigato Nobita finisce nei casini più strampalati, supportato dal gatto omonimo che viene dal futuro. Doraemon cerca di aiutare Nobita attraverso i suoi "ciusky", degli oggetti fantastico-fantascientifici dalle innumerevoli proprietà, per volare, viaggiare nel tempo, leggere nel pensiero, teletrasportarsi in altri luoghi, fare i compiti in automatico... ma spesso sono proprio questi gadget che lo fanno finire nei guai.
La possibilità di vivere una infinita serie di esperienze spaziotemporali, la consapevolezza dell’esistenza di dimensioni parellele, la possibilità di modificare la realtà e viaggiare nel tempo, sono proprio la base da cui parte Matsumoto per la sua versione di Doraemon. Come può cambiare la personalità e la capacità cognitiva di un ragazzino sottoposto a tale mole di stimoli e realtà possibili? Che tipo di pensieri potrà mai sviluppare durante la sua adolescenza e oltre?
Probabilmente non ha bisogno di presentazioni, ma l’originale serie di Doraemon creata da Fujiko Fujio è un manga / anime comico-demenziale in cui il ragazzino sfigato Nobita finisce nei casini più strampalati, supportato dal gatto omonimo che viene dal futuro. Doraemon cerca di aiutare Nobita attraverso i suoi "ciusky", degli oggetti fantastico-fantascientifici dalle innumerevoli proprietà, per volare, viaggiare nel tempo, leggere nel pensiero, teletrasportarsi in altri luoghi, fare i compiti in automatico... ma spesso sono proprio questi gadget che lo fanno finire nei guai.
La possibilità di vivere una infinita serie di esperienze spaziotemporali, la consapevolezza dell’esistenza di dimensioni parellele, la possibilità di modificare la realtà e viaggiare nel tempo, sono proprio la base da cui parte Matsumoto per la sua versione di Doraemon. Come può cambiare la personalità e la capacità cognitiva di un ragazzino sottoposto a tale mole di stimoli e realtà possibili? Che tipo di pensieri potrà mai sviluppare durante la sua adolescenza e oltre?
Non vi dico altro: leggetevi la fantranslation che trovate facilmente su Manga Fox o altri simili archivi di scan, sono solo una ventina di pagine, ma cambieranno per sempre la vostra concezione sui personaggi dei cartoni animati della vostra infanzia. Buona lettura!